BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo
Mercoledì, 31 Agosto 2016 17:58

L’amalgama

Mi hanno raccontato che negli anni ’60 operai di un’impresa edile nell’eseguire movimenti terra avevano trovato reperti della Roma antica. Per evitare beghe con la soprintendenza archeologica li avevano triturati e pressati con lo schiacciasassi così da realizzare la massicciata del nuovo edificio in costruzione.

Non tanto diversi da chi cita strumentalmente il pensiero altrui analizzandolo frettolosamente per subito triturarlo, così da poterlo fagocitare a giustificazione e fondamento delle proprie teorie.

Pubblicato in Filosofia di strada
Mercoledì, 31 Agosto 2016 09:03

Principio di non-contraddizione?

C’è il personale progettare, chiaro implementare e soddisfatto concludere, ma siccome non tutto dipende da noi c’è pure l’imprevisto, il non definito, l’interrotto, il provvisorio, il sospeso, il tutto pendente con meta rinviata in attesa del verificarsi di determinati eventi altri e poi, non di rado, albergano nel reale differenti statuti interconnessi dove nell’ottemperarne alcuni se ne trasgrediscono altri.  

Ho indizi che la complessa realtà dei vivi se ne infischi della logica classica.

Pubblicato in Filosofia di strada
Domenica, 28 Agosto 2016 14:05

Fibrillazione statica

Nel correre in differenti, numerose, situazioni, avverto stagnazione. Perché accada movimento è necessaria riflessione.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Sabato, 27 Agosto 2016 12:57

Meeting 2016, cartella clinica.

Leggo che al Meeting di Rimini CL sta cambiando: bel titolo in sintonia con Papa Francesco, non c’è più formigonismo e neppure Lottomatica che sponsorizza. Per valutare il presunto miglioramento opportuno lasciar perdere il gossip e sentire per davvero il polso del paziente tastando la vena nel punto giusto: l’incontro su "Romano Guardini e Luigi Giussani in dialogo con la modernità" con Massimo Borghesi, Johannes Modesto e Monica Scholz-Zappa, introdotto da Alberto Savorana.

Johannes Modesto, postulatore della causa di beatificazione di Guardini, ne rendiconta l'opera accennando a estemporanei aspetti che lo accomunano a Giussani; Monica Scholz-Zappa si attarda in una prevedibile concelebrazione Guardini-Giussani piuttosto romantica, fragile e confusa perché forzata; Massimo Borghesi centra invece il bersaglio, non solo per l’erudizione riguardo la biografia e il pensiero di Guardini, ma per il coraggio e la lealtà intellettuale di esporli puntualmente evitando sincretismi concelebrativi. Chi ha orecchie per intendere intenda, per chi sa ascoltare oltre ai punti che accomunano Giussani a Guardini emergono chiare, a mio avviso incolmabili, differenze.  

Borghesi inizia ricordando il valore d’ineguagliata profondità del modello sacrale medievale ripresi dalla Neoscolastica ma anche gli evidenti limiti: romantica nostalgia per un passato precritico, totalizzante, inabile nell’essere stimolata dalle valide e legittime istanze del moderno. Accenna alla concezione filosofica de “L'opposizione polare” elaborata da Guardini - purtroppo non sufficientemente sviluppata nella conferenza - cruciale questione degli opposti della quale, considero, che se Giussani avesse compreso e accolto l’uno per cento sarebbe collassato il novanta per cento della sua integralistica esaltazione e correlato metodo educativo. Notevole il passaggio di Borghesi quando annota i danni procurati da un soprannaturalismo che bypassa la natura, in primis la natura umana ontologicamente non oltrepassabile in quanto personale e libera, dunque sovrana. Ricorda criticamente il dr. Carl Sonnenschein, assistente spirituale che, negli anni '20 del Novecento, affermava «Siamo in una città assediata; perciò non ci sono problemi, bensì soltanto parole d'ordine» e a me torna alla mente il Giussani degli anni ’70 che mi latrava: «La casa brucia», la Chiesa brucia obbedisci non c’è tempo per riflettere - nella personale fattispecie obbedire a tale oggi rinviato a giudizio in due differenti procedimenti penali per gravi reati.

Ho offerto una chiave di lettura e rimando al video della conferenza. Chi ha orecchi per udire oda. Il cammino di revisione sarà difficoltoso, forse impossibile: Giussani non è Guardini, Guardini non è Giussani.

Pubblicato in Attualità
Giovedì, 25 Agosto 2016 19:08

La circostanza

C’è chi interpreta la contingenza non casuale ma in qualche modo diretta da un regista divino: categorie della prova o della punizione invece che dell’accidente; della provvidenza invece che del merito o del fortuito favorevole e così via, concetti e narrazioni presenti in numerose religioni, pagane incluse.

In fin dei conti, con o senza divin regista, la circostanza permane per tutti i vivi cruciale, in quanto la dignità di una esistenza dipende dal rapporto dell’Io con l’ambiente, svolgersi personale di consapevolezza, interpretazione e scelta, di volta in volta in un dato luogo e preciso momento. Circostanza: giudizio universale per tutti quanti.

Pubblicato in Filosofia di strada
Lunedì, 22 Agosto 2016 22:32

Rolling on the river

Galleggia sul fiume, si muove lenta verso di me, forse è una vecchia porta, forse di chiesa.
Fa da zattera a un figuro, dalle dimensioni è un ragazzino, no è un vecchio rattrappito.
Che vuole? Dorme profondo.
Chissà da dove irrompe profumo di caprifoglio così dolce che vira al fecale. Non è lui che puzza, lui è secco non produce secrezioni. C’è anche l’amore secco che sa di faggio stagionato.
Forse è una vecchia porta, forse di chiesa, sopra nessuno.

Pubblicato in Brevi Racconti
Lunedì, 22 Agosto 2016 11:57

Discorso di circostanza (pippa)

 C’è eloquio fluttuante epperò puntuale e un dire preciso ma sempre in ritardo.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Venerdì, 19 Agosto 2016 08:18

Ruderi

D’estate in erboristeria cambia la clientela, invece dei contadini pugliesi in cerca di rimedi tradizionali per l’artrosi da zappatore entrano stranieri e nordici nostrani, di questi ultimi perlopiù anzianotte femmine agiate, molto prevedibili e piuttosto idiote col loro cagnolino in braccio, curatissimo e rassegnato. Catorci di un impero caduto cercano profumi esotici, li provano e riprovano, mica è facile coprire l'irreversibile puzzo, mix di stantio metafisico e insoddisfazione ontologica.
Vivo e soddisfatto mi sembrava invece l’ingegnere pachistano incontrato l’altra settimana a Torino, manco trent’anni determinatissimo nel costruire e imprendere, forse sovrano di un nuovo regno, sicuramente del suo.

Pubblicato in Frammenti Autobiografici
Giovedì, 18 Agosto 2016 09:03

Ansia da prestazione

Mica è da buttare in blocco tutta la New Age, ma un aspetto lascia davvero perplessi: nell’affrontare le tematiche più enigmatiche e complesse, metafisiche e ontologiche, mai che si senta proclamare un sano e consapevole “non lo so”, sistematicamente sostituito  da parodie naif  e caricature per spiegare ognora tutte cose alla lettera.

Faceva bene Gesù di Nazareth che nell'addentrarsi in tali territori adoperava senza ansia da prestazione metafore rurali. Questione di merito ma anche di stile.

Pubblicato in Filosofia di strada
Giovedì, 18 Agosto 2016 07:45

Avanspettacolo

Estate tempo di offerta culturale.
Eccola che umile annuncia alla piazza la personale professione, la super specializzazione, i saggi pubblicati, la sterminata erudizione, i numerosi e prestigiosi ruoli accademici e le valorosissime collaborazioni.
E’ lì per formarmi, educarmi, curarmi.

Ma che malattia avrò mai?

Pubblicato in Frammenti Autobiografici
Pagina 1 di 2

Copyright ©2012 brunovergani.it • Tutti i diritti riservati