BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Venerdì, 04 Novembre 2016 18:27

To be, or not to be…

Di norma si affronta e risolve una questione in quattro mosse:
determinata la problematica si presuppone una soluzione efficace e attuata si verifica che funzioni.

Procedura generalmente valida, dall’aggiustare lo sciacquone del cesso all’affrontare tematiche cruciali del vivere e del morire, di Dio e dintorni. Il problema è che nelle concezioni e ipotesi in corso d'opera per risolvere tali questioni ultime ci è preclusa qualsiasi sicurezza definitiva, necessariamente accertabile solo post mortem.

Così, alla fin fine, non c’è completa differenza tra quelli che affermano di credere in Dio e i miscredenti, tra loro contrapposti per le differenti ipotesi ma identici nell’attendere conferma definitiva della veridicità del loro supporre. Ateismo, teismo, agnosticismo, differenti concezioni medesimo stato. Appurata la comune condizione forse opportuno che, evitando di bisticciare, si alleino e collaborino.

Pubblicato in Filosofia di strada
Mercoledì, 02 Novembre 2016 22:11

Teocriminologia applicata

Ho ripigliato dallo scaffale le impolverate Enneadi di Plotino che adoperavo quando frequentavo le religioni orientali a guisa di saldatrice per connettere l’esotico Vedanta alle filosofie d’occidente. La complessa metafisica neoplatonica - della quale Plotino è tra le colonne portanti - salda per bene tratti del pensiero orientale ad alcuni filoni dell’ontologia occidentale. Plotino vede Dio come L’Uno auto-sussistente che tutto fonda e pervade, L’Uno ineffabile che pertanto è possibile indicare solo attraverso vaghe e inadeguate metafore come quella della luce, somma e Unica Potenza da cui irraggia la realtà universale.
Nel volume incontriamo sfilze di “quaggiù” contrapposti al Supremo indicibile “lassù”, roba squisitamente pagana tipica del tardo indirizzo filosofico greco; concezioni quasi assenti nel pensiero di Gesù di Nazareth ma che le Chiese cristiane, violando il copyright, hanno ficcato in profondità nelle loro teologie.
Siccome tale sommo Uno è oltre qualsiasi umano concepire, impossibilitati a definirne la reale sostanza non ci resta che il tacere sovrastati, o, per i più audaci, l’indagare con logica formale non tanto quello che l’Uno è, approccio umanamente impossibile, ma quello che non è, o meglio quello che non può non essere - “metodo negativo”, via negationis, “teologia negativa”.

Procedimento che evoca quello della serie televisiva Criminal Minds trasmessa da Rai 2, dove i gagliardi criminologi dell'FBI per catturare un assassino seriale assolutamente sconosciuto imbastiscono un profilo non ipotizzando a vanvera chi potrebbe essere, ma, via, via, individuando quello che il ricercato non può non essere. Più escludono più circoscrivono, più circoscrivono e più si avvicinano all’obiettivo.

Davvero non male riuscire, finalmente, a catturare l’Artefice di ‘sto strano e immane teatro, così da metterlo sotto teca per osservarlo in dettaglio.

Pubblicato in Filosofia di strada
Martedì, 01 Novembre 2016 20:12

Antinomia

Se avessi votato oggi per il referendum costituzionale, considerato che:

non votare è da fessi; Renzi non mi piace a iniziare da quel epidermico correre verso la cosiddetta crescita, modello di sviluppo che sarebbe invece tutto da rivedere; nondimeno le reali alternative a Renzi sono peggio di lui, perciò meglio che rimanga, dunque che obtorto collo lo sostenga col sì; un sì merita anche la proposta di modifica costituzionale che, seppur arzigogolata e criptica, un qualcosa migliora e semplifica e poi davvero non male votare all’opposto di D’Alema e Berlusconi.

Il problema è che scorgo serie motivazioni anche per votare no: vista l’attuale legge elettorale e le nebulose proposte di cambiamento se un domani i miei compatrioti sovrani, ma in gran numero deficienti, mi vanno a votare un qualche novello Mussolini, che accadrà con i premi di maggioranza sommati all’accentramento di potere del Governo procurato dalla riforma?

Per quanto suesposto oggi avrei vergato una croce sul sì e una sul no: diritto dovere di voto onorati, personali dilemmi risolti.
Non è il massimo però ci ho provato.

Pubblicato in Attualità
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