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Ho letto la sentenza integrale del processo Formigoni e c., primo grado, che motiva la condanna dell’ex Presidente di Regione Lombardia per corruzione, più di 700 tristi pagine dettaglianti l’inferenza che da testimonianze, documenti di flussi di denaro e utilizzo di beni, deduce gli ingenti benefit, anche in denaro, che il Presidente avrebbe ottenuto da lobbisti della sanità lombarda da lui favoriti. La sentenza spiega e dimostra il potere del Presidente di determinare i contenuti delle delibere; perché, come, quando, quanto e in favore di chi siano state nel merito pilotate; l’abnormità dei benefit ottenuti da Formigoni calcolati per difetto in euro 6.626.961,96, pertanto non equiparabili a qualsiasi scambio di lecite cortesie tra normali amici - aggiungerei: e tra amici normali; la specificità dei corruttori ciellini amici del Presidente, lobbisti non d’infrastrutture stradali lucane in un tempo che fu ma della sanità lombarda nel periodo dei fatti contestati; la coeva elargizione di benefit al Presidente a cura dei faccendieri tempestiva ai periodi della emanazione delle delibere in favore degli istituti che "curavano" e, dunque, in loro favore. Non ha retto la tesi della difesa, riguardo il reato di corruzione, che spiegava coperture e favoritismi da parte di Formigoni non plausibili per il semplice motivo che un presidente di regione valendo operativamente meno del due di picche nel determinare delibere, non avrebbe potuto favorire chicchessìa e che pertanto nessuna corruzione si sarebbe consumata ma un mero scambio casuale di cortesie tra amici, forse inopportuno ma comunque lecito. Nel futuro iter processuale sarà necessario che l’imputato dimostri la sua innocenza con motivazioni più congrue, non dico al diritto, ma perlomeno al semplice buon senso, nel rispetto di tutti i pensanti. Invito non facile da ottemperare, mica è immediato emanciparsi dalla “sindrome del prescelto”, pirotecnica arroganza sulla quale ho articolato recensendo la biografia di Savorana e del conseguente effetto Dunning-Kruger (un giro su Wikipedia per i dettagli di tale distorsione cognitiva).