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Bella, bellissima questa tua riflessione sull’uomo, di come è e di come, se può, diventare. Sull’argomento mi ci sono soffermato per decenni quando avevo la responsabilità dell’attività lavorativa di gruppi. Era il tempo in cui le tecniche gestionale delle risorse umane avevano standard valutativi tutti “americani”. Un dipinto mi ha aiutato a capire e agire di conseguenza: “La Danza di Matisse” mi ha aperto la strada, ho dovuto lottare e rischiare per dimostrare come ogni uomo ha le sue potenzialità e come le può sfruttare al meglio, senza stravolgere i dettami del suo DNA e le impronte dei suoi primi anni di vita.
Armando