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Cara Maria, nel tuo caso è responsabilità nel mio è deriva moralistica, ci vuol poco a rimanerne infognati, si inizia col passare dalla descrizione ragionata di un aspetto della realtà alla formulazione di un (anche laicissimo) precetto morale in apparenza conseguente, accettato il precetto -se ne possono produrre a migliaia- lo si eleva a imperativo universale esortando gli altri a metterlo in pratica. Usciti dal paradigma della descrizione ragionata si sarà entrati in quello degli obblighi e dei divieti e, senza neppure accorgersi, si descriverà la realtà non più cercando di ragionare imparzialmente su ciò che di volta in volta è, ma estraendo da questa aspetti e accenti che, fedeli alla linea, confermino il precetto. Capita spesso, facci caso.