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Caro Bruno sono con te. Stimolante la ricerca infinita, che per definizione, non può evitare o ignorare Dio (o il divino). Temo però che non ci sia scampo al provare e al riprovare. Mi pare inutile illuderci che si possa rasoiare alla buona il trascendente, giustificandoci con la nostra debolezza o impotenza. In fondo basta dire un innocuo e forse scontato "Per ora" e tutto riparte o esplode, più affascinante e magnetico di prima.
Guido