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Caro Bruno, neppure il "calcio" si può definire univocamente: si può giocare quello della FIFA se se ne seguono le regole, altrimenti si può giocare il calcio a 5, che ha altre regole, oppure il calcio fiorentino, che assomiglia al rugby, o farsi il proprio "calcio" con le proprie regole. Ma nessuno confonde il calciante del calcio storico fiorentino, che prende la palla con le mani e può legittimamente prendere per il collo gli avversari, con un calciatore FIFA, né si ritiene che le caratteristiche tecniche e fisiche di un calciatore di calcio a 5 siano adatte a fare il centravanti in serie A.
In origine "consulente filosofico" rimandava al lavoro che fa Achenbach; se prendi i suoi libri (anche quelli meno letti, come "Saper vivere" e "Del giusto nel falso") e li analizzi con attenzione, vedrai che una definizione della sua professione viene fuori. Ecco, non confondiamo quel "consulente filosofico" con i sedicenti tali che però "curano", "orientano", danno consigli tratti dalle "filosofie" del passato. E chiediamoci invece perché questi ultimi pretendano di usare un'espressione che una definizione ce l'ha, stravolgendone il significato.