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Martin Heidegger avrebbe manifestato precise perplessità nei confronti di coloro che valutano Giussani “il più grande educatore del '900”, riguardo all’educazione e alla cura analizzava in “Essere e tempo” alcuni errori educativi:
“L’aver cura può in un certo modo sollevare gli altri dalla cura, sostituendosi loro nel prendersi cura, intromettendosi al loro posto. Questo aver cura assume, per conto dell’altro, il prendersi cura che gli appartiene in proprio. Gli altri risultano allora espulsi dal loro posto, retrocessi, per ricevere, a cose fatte e da altri, già pronto e disponibile, ciò di cui si prendevano cura, risultandone del tutto sgravati. In questa forma di aver cura, gli altri possono essere trasformati in dipendenti e in dominati, anche se il predominio è taciuto e dissimulato”.
Puntuale istantanea della concezione e del metodo educativo giussaniano caratterizzato da esautorazione e infantilizzazione del soggetto.