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Ciao Bruno, voglio solo esprimere un mio profondo sentimento, e ho trovato finalmente il contesto e lo stimolo per farlo: sento profondamente che la VITA e' un qualcosa di estremamente Magico, Divino, magia annullata costantemente da una "cultura" violenta, sradicante, che con la sua folle morale ha inevitabilmente reso l'Essere Umano in qualcosa di puramente meccanico, facendogli perdere il contatto con i suoi attributi, dal quale spazio soltanto, non giudicato e vissuto con mente serena, poteva accedere fluidamente a spazi piu' sottili, dove l'apertura del CUORE era gia' un orgasmo Divino. Rido e piango al tempo stesso per questo grande crimine compiuto ai danni dell'Umanita' tutta , assistendo inerme ad una becera e disumana inversione di valori. E' stato condannato il corpo, questo meraviglioso strumento , che la Vita ha donato per esprimere se stessa in un'esperienza, se vogliamo, tridimensionale. Ora, mi chiedo, cio' che chiamiamo corpo, non e' altro che la proiezione illusoria di un forte condizionamento che ci ha reso perennemente coglioni e fa si' che esso venga percepito come qualcosa di prettamente materiale, angusto, un qualcosa di estraneo, di sofferente, anzi di antitetico allo spirito. E in questa visione siamo tutti responsabili del delirio umano: anche coloro che pensano di essere in qualche modo illuminati, e qui' mi riferisco a tutti coloro che, come cagnolini, inseguono certe filosofie orientali, che considerano questo magico strumento come qualcosa da trascendere. Ma si illudono in quanto lo spirito, o comunque quello spazio VUOTO, al di qua' di qualsiasi forma, e' intrinseco ad esso. Ecco la vera magia: gli opposti che si incontrano in una GRANDE sintesi, dove ogni sapere diventa una immensa cazzata. Ed e' la negazione di tale corpo con tutto cio' che esso contiene, e qui' mi riferisco a tutta una serie di istinti nobili, almeno in origine, ma diventati poi a dir poco selvaggi, umiliato e storpiato che ha creato un mondo represso con la sua inevitabile violenza e disprezzo di se e degli altri, nonche' della vita in generale. Ora mi chiedo: di che cazzo parliamo, se non cominciamo a mettere in discussione tutta la becera morale che condiziona le nostre misere vite ed avere il coraggio di emanciparci dai nostri piccoli io? Personalmente non credo che il mondo possa arrivare ad una situazione di gioia, di vivere civile, di rispetto della diversa umanita' se non prendiamo cosci?enza di questo e ci emanciapiamo da qualsiasi figura che si ritenga "religiosa", ma che tale non potra' mai e poi mai essere. E credimi, tutto cio' non e' rivolto a te, ma ne ho approfittato solo per la tematica. Grazie, e' da tempo che volevo esprimerlo.