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Caro Bruno, ho letto lo scritto tutto d'un fiato. L'estrema scorrevolezza del racconto tradisce l'estrema complessità dell'argomento. Non posso che, ancora una volta, interrogarmi sul senso di questa chiesa cattolica romana che, dal tempo della tua esperienza, non è cambiata di una virgola (o peggio).
Gestisco, non senza difficoltà, un gruppo di auto-aiuto per "donne dei preti" e ti lascio immaginare ... Ho diffuso il tuo scritto perché ritengo che ascoltare le dirette parole del "DEFORMATO" possa aiutare. Grazie per questo racconto che incide, anche se con supposta superficialità, certa assurda dogmatica, che è poi la prigione nella quale tentano di ingabbiarci da duemila anni.